10 Novembre 2025
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Il reading Casoli per la Palestina e Santa Reparata di Cesarea

La giovane Santa rappresenta un ponte concreto tra la storia sacra del cristianesimo e il territorio palestinese delle origini.

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Il 7/8/9 ottobre, credenti e non credenti della nostra comunità celebrano la festa di Santa Reparata, giovane martire cristiana di Cesarea in Palestina.
La sua testimonianza di fede si radica in un tempo in cui la sua terra viveva sotto l’occupazione dell’impero romano.

Nal 1948, con la proclamazine dello Stato di Israele, le aree che erano parte della Palestina sotto il mandato britannico, entrano a far parte del nuovo Stato, incluso Cesarea. Oggi, duemila anni dopo, la Palestina conosce ancora l’oppressione, sotto l’occupazione dell’esercito israeliano del governo Netanyahu.

DI SEGUITO IL COMUNICATO STAMPA DEL “LABORATORIO CASOLI PER LA PALESTINA”

La memoria di Santa Reparata di Cesarea, così radicata nella nostra comunità, offre un’occasione di riflessione e ci obbliga a guardare questo parallelismo con lucidità: allora come oggi, in Palestina, un popolo privato della propria libertà e dignità continua a resistere, pagando con sofferenze, lutti e privazioni.

La nostra vocazione alla responsabilità non ci consente di restare spettatori. Restare indifferenti di fronte a questa realtà significherebbe rinunciare alla nostra responsabilità e condannare le generazioni future a domandarci: “E tu, cosa hai fatto per fermare quell’orrore?
Il silenzio pesa. L’indifferenza diventa complicità con Israele per il Genicidio del popolo palestinese.

Per questo, accanto ai momenti liturgici e di festa, proponiamo a credenti e non credenti un Reading per la Palestina: un tempo di ascolto e raccoglimento, con poesie, racconti, testimonianze e impressioni personali.
Un’occasione libera da appartenenze di parte, senza bandiere di partito, una iniziativa nata dal basso, per dare voce a chi desidera esprimere vicinanza a un popolo che soffre.

Sarà un momento di riflessione comune, per superare narrazioni distorte e restituire dignità a chi oggi viene negato. Un gesto semplice, ma necessario.

Onorare davvero Santa Reparata, “figlia di Palestina” significa anche ricordare che, come lei conobbe persecuzione, dolore e morte nella sua terra segnata dal dominio straniero, così oggi il popolo palestinese continua a subire lutti, privazioni e ingiustizie sotto l’occupazione israeliana.

La giovane Santa è dunque un ponte concreto tra la storia sacra del cristianesimo e il territorio palestinese delle origini.

Un invito alla comunità di Casoli a partecipare e a condividere con noi questo momento di solidarietà e impegno civile.
La sua memoria ci chiede con forza di non restare indifferenti, sulla terra della Palestina e sul Genocidio del suo popolo.

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