10 Novembre 2025
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La chiesa di San Pietro in Roccascalegna riapre di nuovo al pubblico

La prima riapertura ci fu ad agosto del 2001, dopo 17 anni di chiusura per il terremoto del 7 maggio 1984 ed oggi, riapre per la seconda volta, dopo 10 anni dal crollo in roccia del 20 marzo 2015. Due casolane, tra i professionisti che hanno segnato il lungo percorso di recupero di questo patrimonio culturale.

Sono passati 10 anni dal crollo in roccia del 20 marzo 2015 e da allora si è provveduto prima a ripristinare e consolidare tutta la zona crollata, che si è verificata proprio sotto un angolo della chiesa e subito dopo, a restaurare anche la chiesa. Così oggi può finalmente essere riaperta al pubblico in tutto il suo splendore.

La cerimonia di riapetura ci sarà il 16 settembre 2025 dalle ore 18:00, con il seguente programma:
celebrazione della Santa Messa presieduta da Mons. Bruno Forte, in seguito, interverranno don Elson Jerald Mathavadiyan, parroco della chiesa dei SS. Cosma e Damiano; il sindaco Domenico Giangiordano; l’archeologa Chiara Delpino, dirigente della Soprintendenza ABAP (Archeologia Belle Arti e Paesaggio) per le province di Chieti e Pescara; il gruppo Direzione Lavori formato dai funzionari della soprintendenza: Arch. Aldo Giorgio Pezzi (direttore dei lavori); restauratrice Eliseba De Leonardis (direttrice operativa per gli apparati decorativi); Arch. Sandro Bonetti (coordinatore della sicurezza e direttore operativo). La cerimonia terminerà con un momento conviviale sul sagrato della chiesa.

Scrivendo su un sito principalmente dedicato a Casoli, una curiostità va evidenziata: due casolane hanno segnato il percorso di recupero di questo patrimonio culturale con i loro interventi.

Sono le seguenti professioniste:

l’Arch. Maria Carmela RICCI, che si è occupata della progettazione dei lavori di straordinaria manutenzione e di consolidamento strutturale, realizzati tra il 1996 e il 2000, grazie ai contributi statali, regionali e ai fondi raccolti dalla Parrocchia, allora guidata da don Giorgio Falzoni. Si ricorda inoltre, in merito al recupero delle volte della navata centrale in canne e gesso, che furono impiegati per la prima volta in Abruzzo i nastri in fibra di carbonio, all’epoca considerato un intervento innovativo, i cui lavori furono eseguiti dall’impresa Tec.Inn di Perugia.

la giovane restauratrice Mary SERRAIOCCO, coadiuvata dalla sua collaboratrice Michela Di Tullio di Roccascalegna, che si è occupata del restauro dei dipinti della cappella di Sant’Antonio e di altri dipinti parzialmente a vista, riportati alla luce durante i saggi su volte e pareti. Lavori che martedì 16 settembre, in occasione della riapertura della chiesa, potremo tutti ammirare.

IL CROLLO IN ROCCIA SOTTO L’ANGLO DELLA CHIESA
LA LAPIDE CHE RICORDA LA PRIMA RIAPERTURA DELLA CHIESA DEL 2001

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