La chiesa di San Pietro in Roccascalegna riapre di nuovo al pubblico
La prima riapertura ci fu ad agosto del 2001, dopo 17 anni di chiusura per il terremoto del 7 maggio 1984 ed oggi, riapre per la seconda volta, dopo 10 anni dal crollo in roccia del 20 marzo 2015. Due casolane, tra i professionisti che hanno segnato il lungo percorso di recupero di questo patrimonio culturale.
Sono passati 10 anni dal crollo in roccia del 20 marzo 2015 e da allora si è provveduto prima a ripristinare e consolidare tutta la zona crollata, che si è verificata proprio sotto un angolo della chiesa e subito dopo, a restaurare anche la chiesa. Così oggi può finalmente essere riaperta al pubblico in tutto il suo splendore.
La cerimonia di riapetura ci sarà il 16 settembre 2025 dalle ore 18:00, con il seguente programma:
celebrazione della Santa Messa presieduta da Mons. Bruno Forte, in seguito, interverranno don Elson Jerald Mathavadiyan, parroco della chiesa dei SS. Cosma e Damiano; il sindaco Domenico Giangiordano; l’archeologa Chiara Delpino, dirigente della Soprintendenza ABAP (Archeologia Belle Arti e Paesaggio) per le province di Chieti e Pescara; il gruppo Direzione Lavori formato dai funzionari della soprintendenza: Arch. Aldo Giorgio Pezzi (direttore dei lavori); restauratrice Eliseba De Leonardis (direttrice operativa per gli apparati decorativi); Arch. Sandro Bonetti (coordinatore della sicurezza e direttore operativo). La cerimonia terminerà con un momento conviviale sul sagrato della chiesa.
Scrivendo su un sito principalmente dedicato a Casoli, una curiostità va evidenziata: due casolane hanno segnato il percorso di recupero di questo patrimonio culturale con i loro interventi.
Sono le seguenti professioniste:
l’Arch. Maria Carmela RICCI, che si è occupata della progettazione dei lavori di straordinaria manutenzione e di consolidamento strutturale, realizzati tra il 1996 e il 2000, grazie ai contributi statali, regionali e ai fondi raccolti dalla Parrocchia, allora guidata da don Giorgio Falzoni. Si ricorda inoltre, in merito al recupero delle volte della navata centrale in canne e gesso, che furono impiegati per la prima volta in Abruzzo i nastri in fibra di carbonio, all’epoca considerato un intervento innovativo, i cui lavori furono eseguiti dall’impresa Tec.Inn di Perugia.
la giovane restauratrice Mary SERRAIOCCO, coadiuvata dalla sua collaboratrice Michela Di Tullio di Roccascalegna, che si è occupata del restauro dei dipinti della cappella di Sant’Antonio e di altri dipinti parzialmente a vista, riportati alla luce durante i saggi su volte e pareti. Lavori che martedì 16 settembre, in occasione della riapertura della chiesa, potremo tutti ammirare.



