10 Novembre 2025
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Reading Casoli per la Palestina – Primo comunicato

Il reading “Casoli per la Palestina”, che nasce da un’iniziativa del tutto autonoma e libera da qualsiasi organizzazione politica, istituzionale o religiosa, ci sarà il 7 ottobre 2025. Il reading vuole essere la testimonianza di un paese che si raccoglie intorno alla parola, trasformando il silenzio in coscienza condivisa e denuncia sul dramma che si sta consumando in Palestina.

Il programma definitvo dell’evento, con luogo e orari, sarà pubblicato a breve e, per seguire tutti gli aggionamenti dell’evento, è possibile iscriversi alla pagina FaceBook di riferimento: Reading Casoli per la Palestina, oppure, chi non è iscritto a FB, può tornare sul sito, dove le notizie su questo evento, resteranno in evidenza sulla Home Page man mano che saranno definiti gli altri dettagli dell’evento.

IMMAGINE REALIZZATA DA FIORINDO RICCI
VIDEO DEALIZZATO DA ANTONIO ORSINI

DI SEGUITO PUBBLICHIAMO IL PRIMO COMUNICATO STAMPA DEGLI ORGANIZZATORI

L’iniziativa è aperta a credenti e non credenti, a tutte le persone che sentono il bisogno di esprimere ad alta voce, con una riflessione personale, con una poesia, con un pensiero, con la lettura di un testo letterario, con una emozione spontanea, la vicinanza al dramma che il popolo palestinese vive dal 1948, anno della fondazione dello Stato di Israele.

In quell’anno circa 700.000 palestinesi furono costretti a fuggire o vennero espulsi dalle proprie case: un esodo che la memoria palestinese ricorda come la prima Nakba, cioè “catastrofe”.
Una persecuzione e un’occupazione che dura fino ad oggi con il Genicidio in corso a Gaza ad opera del governo sionista di Netanyahu (un ricercato dalla Corte penale internazionale (Cpi) per crimini di guerra e crimini contro l’umanità) e non dal fatidico e drammatico 7 ottobre 2023. Una data caratterizzata da poche luci e tante ombre.

Per queste ragioni rifiutiamo la narrazione tossica che fissa nel 7 ottobre l’inizio di tutto, per giustificare l’occupazione militare con il bisogno di Israele di difendersi, attribuendo alla resistenza palestinese ogni responsabilità della devastazione di Gaza e il massacro di oltre 100.000 bambini uccisi e feriti, ma per altri istituti di ricerca i bambini uccisi e feriti sarebbero molto ma molto di più.
C’è uno studio emerso dall’Università di Harvard che afferma che sono oltre 377.000 i palestinesi che mancano all’appello a Gaza. Probabilmente la maggior parte di loro sono sotto le macerie.
Altre stime parlano di circa 600.000 morti, di cui più di 300.000 bambini. Senza dimenticare tutte le scuole e gli ospedali distrutti.

Numero più o numero meno, la tragica realtà è che a Gaza il governo sionista israeliano,
uno stato fuori controllo, persegue l’idea perversa di un presunto diritto divino all’espansione, appropriandosi delle terre di altri popoli per realizzare il progetto della cosiddetta “Grande Israele”
, “missione storica e spirituale”.
Una visione fanatica portata avanti da settori criminali e integralisti, che si richiamano a un’interpretazione letterale e nazionalista dell’Antico Testamento. Nel 2025, follia pura!

A tutto questo, aggiungiamo la gestione criminale del cibo per affamare un popolo ridotto allo stremo dopo due anni di massacri.
E se non basta, aggiungiamo anche l’inizio di un clima di persecuzione dei cristiani e il progetto aberrante Usa-Isralele di trasformare Gaza in una Las Vegas sul mare e espellere i palestinesi dalla loro terra:
GAZA, AUSCHWITZ ON THE BEACH (cit. Bifo)

Rifiutiamo i doppi standard e ogni tentativo di assimilare la tragedia palestinese a conflitti di altra natura, come la guerra in Ucraina e le tensioni geopolitiche tra Russia NATO, USA e Unione Europea.

Il Reading vuole essere una testimonianza del nostro paese che si raccoglie intorno alla parola, trasformando il silenzio in coscienza condivisa e denuncia sul dramma che si sta consumando in questi giorni a Gaza e in Cisgiordania.
Il primo genocidio della storia dell’umanità in diretta televisiva in tutto il mondo con la complicità Usa, Unione europea e monarchie arabe interessate solo al profitto.

Il 7 ottobre 2025, le parole di uomini e donne di Casoli che hanno deciso di non restare in silenzio, diventano un atto civile contro l’indifferenza. Un contributo per difendere la dignità e i diritti di un popolo, la cui sofferenza da tanti anni troppo spesso è stata cancellata o deformata dalla narrazione mainstream di un sistema informativo caratterizzato più dalla propaganda che da un’informazione obiettiva.

Il Reading Casoli per la Palestina è un appuntamento semplice, ma profondo, in cui la nostra comunità sceglie di farsi voce, di ascoltare e di non restare indifferente, dove le parole diventano memoria, solidarietà e impegno civile, anche con la richiesta che faremo all’amministrazione comunale di Casoli di riconoscere anche simbolicamente lo stato di Palestina.


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