16 Ottobre 2024
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‘Adelaide’ di Antonella Ferrari è iscritto al Premio Campiello

Il libro sarà presentato a Chieti alle ore 18:00 del 26 maggio 2021, in un’area aperta presso la libreria De Luca. Interverrà Tonina Di Nisio.

E’ iscritto al Premio CampielloAdelaide” (Ed. Castelvecchi) della scrittrice teatina di origine casolana, Antonella Ferrari. Il volume racconta la storia di una donna dell’800 che diventò la figura di riferimento della famiglia dè Mayo. Dopo Lanciano, con “Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio” di Remo Rapino (venuto anche a Casoli l’estate scorsa, guarda il video), quest’anno il Premio Campiello potrebbe arrivare a Chieti e per questo motivo le vetrine della città adottano il libro ed a fare il tifo per lei è l’amministrazione comunale di Chieti, che il 21 maggio ha presentato un’iniziativa dedicata a mostrare il massimo sostegno di Chieti alla concittadina.

Voglio fare il mio personale in bocca al lupo al libro e alla sua autrice, con la speranza di vederlo nella rosa dei finalisti – ha detto il sindaco di Chieti Diego Ferrara Ripartire con un biglietto da visita come questo, per la città è una grande fortuna e, al contempo, un grande onore che ci auguriamo di poter vivere fino in fondo, con la scelta del testo nella rosa finale”.

La partecipazione al Campiello è stata una sorpresa meravigliosa – ha raccontato Antonella Ferrari durante la presentazione dell’iniziativa – speriamo che il libro abbia fortuna e apra una finestra anche sulla nostra città che ne è interprete insieme a questa donna speciale di una famiglia di riferimento sul territorio. Il libro è nato quando ho scoperto che quella che nel romanzo chiamo donna Ade, come forse venne chiamata all’epoca, in un tempo in cui la condizione femminile era ancora molto sottovalutata, a poco più di 30 anni venne nominata amministratrice di tutto il patrimonio della famiglia de’ Mayo. Parliamo di una donna indipendente, non si è mai sposata, non ha avuto figli, forse non particolarmente avvenente, ma di certo dal carattere forte e con un grande ascendente sugli altri, visto che venne scelta anche come erede universale dalla zia Concetta Ravizza, nonostante in famiglia ci fossero altri componenti e dei fratelli. Il suo profilo è venuto fuori in pochi elementi dalle carte consultate fra l’Archivio storico e Palazzo de’ Mayo, dove ha sempre vissuto, ma ho voluto raccontarla come un’eroina, che con il suo carisma riesce ad esprimere anche una forte attualità e ad essere un esempio per le ragazze e giovani donne di oggi. L’ambientazione è quella della Chieti attraversata dai moti carbonari, che fa da sfondo alla storia con tutto il suo splendore, con le Terme romane, la via Tecta che sbucava proprio nei sotterranei del palazzo, scenari e che mi hanno aiutato a costruire il romanzo, in cui ho inserito anche figure inventate, ma aderenti alla teatinità di quegli anni e in cui prendono vita tanti amori, anche proibiti e trasversali, come capita in un romanzo”.

Nel 2018 l’autrice presentò al Teatro Comunale di Casoli “Un amore di città” (guarda la foto), in fu un evento organizzato da “Noi e gli Angeli – Nico Cosalvo” Onlus. Augurandole un caloroso “in bocca la lupo” per il Premio Campiello, aspettiamo di averla presto di nuovo tra noi per la presentazione di quest’altro volume.

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