16 Ottobre 2024
ArticoliBeni culturaliCulturaPrataStoria

A Palena dopo 4 anni si riparte con i convegni su San Falco, il monaco basiliano venuto dalla Calabria.

“Un calabrese sulla Maiella: San Falco e l’eremitismo greco nell’Abruzzo altomedievale”, è il titolo del convegno che ci sarà il 22 agosto 2022 alle ore 10:30 presso il “Teatro Aventino” di Palena. L’ultimo convegno dal titolo “San Falco e i sette fratelli, fra Calabria e Abruzzo” ci fu nel 2018.

In occasione del 20° anniversario del gemellaggio tra Palena (CH) e Taverna (CZ), sarà presente al convegno anche Sebastiano Tarantino il sindaco di Taverna, il luogo di nascita di San Falco, il monaco basiliano che alla fine del X secolo, per sfuggire alle incursioni saracene, lasciò l’abbazia di Santa Maria di Peseca (Albi), unendosi agli altri monaci basiliani guidati dall’archimandrita Sant’Ilarione e stabilendosi con i suoi fratelli a Prata, località “Torretta” di Casoli. Il convegno è stato organizzato in occasione dei festeggiamenti di San Falco a cura dell‘Associazione “Alto Aventino“, del Comune di Palena, del Comitato Feste di San Falco e della “Fondazione San Nicola Greco” di Guardiagrele.

Nel 2018 tra i relatori dell’ultimo convegno a Palena, dove c’è stato il primo confronto qui in Abruzzo con uno studioso della Calabria, ci sono stati gli interventi di due architetti, Salvatore Tozzo e Maria Carmela Ricci, il primo calabrese e la seconda abruzzese, accomunti dal forte desiderio di diffondere a più voci questa storia, soprattutto a Taverna dove “è ancora tiepido l’atteggiamento calabrese nei confronti della storia di San Falco” ha detto l’Arch. Tozzo.

Ma l’atteggiamento tiepido persiste anche in alcune località abruzzesi, come per esempio a Casoli dove, c’è stato fino ad oggi un coinvolgimento indiretto avuto grazie a quei paesi, che per primi, hanno organizzato dei convegni in merito, spronati soprattutto dalla ricerca pubblicata da casoli.org nel 2004 (in primis Francavilla al Mare nel 2009 e poi a Guardiagrele nel 2012). Un coinvolgimento indiretto che ha visto la presenza, dell’allora vicesindaco Massimo Tiberini ed in seguito la partecipazione dell’assessore alla cultura Dina Colanzi nel viaggio a Pietrafitta oranizzato dalla fondazione San Nicola Greco. Dopo questo, a Casoli, non c’è stato un seguito, neppure attarverso l’impegno di far veicolare questa storia, attarverso un discorso o una pubblicazione istituzionale, oppure con comunicati o depliant informativi su Casoli, sempre focalizzati sulle stesse notizie, come per esempio il Campo d’Internamento Fascista, che merita sì tanta considerazione, soprattutto per il grande lavoro di recupero della documentazione messa a disposizione online dallo studioso Giuseppe Lorentini, ma, che non può, a parità di altri fatti storici importanti avvenuti, diventare per un Comune, una vicenda predominante, dimenticando un luogo e una ricerca altrettanto importante che ci riconnette alla storia, non attraverso le solite leggende, ma con il racconto di avvenimenti realmente accaduti.

E’ una storia vera infatti questa dei monaci basiliani, una storia di importanza anche archeologica per il luogo in cui vi fondarono il monastero. E’ una storia che coinvolge non solo Palena per San Falco, che è stata la prima città ad avviare all’inizio del 2000, uno studio su San Falco allacciando un gemellaggio con Taverna nel 2002, ma anche tutte le altre località interessate, che vanno dalla Calabria all’Abruzzo e che oltre a Taverna in provincia di Catanzaro, toccano anche Pietrafitta in provincia di Cosenza, in particolare la frazione di Canale, dove c’è l’abbazia di San Martino di Giove, che da qualche anno è stata restaurata dalla Soprintendenza, perchè lì vi trovò la morte 820 anni fa, nel 1202, l’Abate Gioacchino da Fiore. E poi in Abruzzo, ricordiamo le seguenti località correlate: Prata (presso il lago di Casoli o Torretta), il luogo dove i monaci poterono edificare un monastero; poi Fallascoso (che oggi ricade nel Comune di Torricella Peligna), dove nel 2019 c’è stato il primo convegno su San Rinaldo; le già citate città di Francavilla al Mare per San Franco e Guardiagrele per San Nicola Greco ed infine, Ortucchio per Sant’Orante e Rosello per San Giovanni in Verde.

PROGRAMMA DEL CONVEGNO DEL 22 AGOSTO A PALENA

SALUTI

Sindaco di Palena Claudio D’Emilio, Sindaco di Taverna Sebastiano Tarantino, Parroco don Kanth Maria, Geologo Adele Garzarella.

RELATORI
Antonio AltorioIl problema delle fonti nella ricerca sui Santi Sette Fratelli
Sabrina Cimini Insediamenti monastici e territorio: Il versante orientale della Maiella e la Valle Aventino nell’alto medioevo
Aurelio Manzi Il cibo della santità: monaci basiliani e cultura agricola
Lucio TaraborrelliDopo i Basiliani: la Contea di Manoppello dai Normanni agli Orsini

CONCLUSIONI
Francesca LarcineseIl patrimonio materiale e immateriale dei Santi italo greci nella Valle Aventino: spunti per una riflessione collettiva“.

DI SEGUITO UN ARTICOLO A CURA DI ROSANNA BERGAMO, PUBBLICATO SUL MAGAZINE DEL CONSIGLIO REGIONALE DI CALABRIA, CHE TRATTA DEL CONVEGNO A PALENA DEL 17 AGOSTO 2018

IL VIDEO DEL CONVEGNO A PALENA DEL 17 AGOSTO 2018

Immagini collegate:

Condividi