29 Marzo 2024
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E’ scomparsa l’artista italo-argentina Gioia Fiorentino

Domani, venerdì 21 aprile 2023, la salma arriverà al cimitero comunale di Casoli alle ore 11:30 per la benedizione e l’ultimo saluto. Al figlio Emiliano e a tutti gli altri familiari, vanno le nostre più sentite condoglianze.

Di lei, oltre alle numerose opere, di cui alcune esposte anche al Comune di Casoli, rimane il ricordo di una donna dolce, sensibile e solitaria, che si è espressa attraverso i suoi quadri, spesso con soggetti che sono chiaramente rivelatori di uno stato d’animo e di un mondo interiore, che rispecchia una vita trascorsa tra due continenti e due realtà diverse. Anche i suoi quadri sono diversi tra loro: una volta hanno colori accesi e segni incisivi e in altri casi, si presentano con sfumature uniformi, cupe e contorni meno definiti.

Ma l’artista, vivendo ormai a Casoli da tanti anni, ha immortalato anche paesaggi rurali, antichi portali e scorci del nostro borgo, come via Calvario (l’orte de Criste) esposto al Comune; la scala di vico del Fiore che porta al PTA (dove vennero fotografati gli internati); via Settentrione con la casa di Antonino Di Giorgio e, a proposito dell’avvocato Di Giorgio, ecco cosa scrisse sul catalogo, in occasione della personale di Gioia Fiorentino, allestita nel mese di ottobre del 2000, presso il Cinema Teatro Comunale di Casoli:

La pittrice è italo-argentina (padre casolano, madre argentina) ed ha finora vissuto ed operato tra i due paesi.
Si riconosce due maestri: in Italia, Giovanni Melarangelo, il teramano, la cui vita artistica intensa e appartata, ricorda, anche per altezza di risultati, quella del grande Giorgio Morandi; in Argentina, Clorindo Testa, architetto e artista insigne.
Ha svolto intensa attività di scenografia e costumista presso maggiori teatri di Buenos Aires ed anch’ella, come tanti altri artisti e intellettuali di quel Paese, ha patito il terrore che negli anni ’70 e oltre, vi aveva instaurato il regime militare.
Ci diceva che nella cerchia dei suoi amici, sono ben dodici gli intellettuali che, in quegli anni, i colonnelli hanno fatto sparire, mentre numerosi altri hanno dovuto scegliere la via dell’esilio parigino, con la paralisi completa della produzione artistica nazionale.
L’arte di questa pittrice è veramente avvincente.
I suoi grandi pastelli, in bianco e nero o in forti e squillanti colori, hanno per lo più ad oggetto la figura umana, deformata per quanto occorre a caricarla della visionaria espressività di cui la nostra artista è portatrice; talvolta vi viene impietosamente riflessa l’asprezza della realtà contemporanea argentina; talvolta prevale il gusto della rappresentazione elegante, fantasiosa e divertita.
La natura, l’evasione nella pampa, è raccontato in un bellissimo gruppo di pastelli dedicati ai cavalli.
Gioia Fiorentino rifiuta l’iscrizione a movimenti e scuole correnti, ma noi, se la nostra amica gradisce, siamo portati ad iscriverla nel glorioso filone del realismo espressionista.

Sul profilo Instagram dell’artista, è possibile vedere le sue opere: Gioia Fiorentino – Instagram

Tratto dal profilo Instagram di Gioia Fiorentino
Tratto dal profilo Instagram di Gioia Fiorentino
Tratto dal profilo Instagram di Gioia Fiorentino

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