27 Luglio 2024
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L’antico busto reliquiario di San Gilberto

Questa bella foto d’epoca inedita, in cui si vede l’antico busto reliquiario di San Gilberto portato in processione insieme a San Rocco, ci giunge dall’Arch. Nadia Di Filippo.

Questa foto scattata nei pressi della villa San Francesco, di fronte a via Roma (o via Municipio), rappresenta una ulteriore testimonianza utile per incrementare la ricerca sul web del busto e per arricchire le conoscenze di carattere devozionale intorno al santo.

Come si vede bene dall’immagine, sul capo spicca una bella raggiera d’argento, nella cinta vi è una pergamena e nel reliquiario rotondo inserito nel busto ligneo, si conservavano le reliquie di San Gilberto, che anticamente, un parroco di Casoli, trasferì dalla parrocchia di Altino alla nostra parrocchia. Don Gennaro durante un incontro, ci ha raccontato che dentro il busto ligneo, vi erano anche il teschio e le tibie, molto probabilmente solo dei frammenti, visto che il busto non era così grande da riuscire a contenerli integri.

La prima immagine del busto, fu da noi divulgata nel 2011 sul sito casoli.org (link dell’immagne) al fine di lanciare una ricerca nel mondo, di questo bene culturale ecclesiastico, sottratto alla comunità. E ad un primo risultato siamo giunti! Non per aver ritrovato il busto, ma per aver suscitato l’interesse dell’Oblata Gilbertina, Trudy Hoch-Mong, che dall’America, viene a Casoli per la prima volta il 27 Marzo 2013 (cioè circa due anni dopo la pubblicazione dell’immagine) per iniziare le ricerche sul busto e sulle reliquie.

L’oblata gilbertina da allora è ritornata in Abruzzo varie volte e noi l’abbiamo aiutata ad andare avanti con i suoi studi, conducendola presso la Curia Arcivescovile e l’Archivio di Stato di Chieti. Le ricerche partite da Casoli e Altino e continuate a Chieti, si sono concluse in seguito a Caorle, perchè la stessa oblata Trudy Hoch-Mong, ha scoperto che gli altri resti delle ossa del santo, in particolare i femori, si trovano lì, in provincia di Venezia. Ed è da Caorle, che un frammento osseo del santo, è stato portato in Inghilterra e presentato alla comunità con una solenne cerimonia religiosa, che rimarrà alla storia. L’articolo in questione del 18 ottobre 2015, può essere letto cliccando su questo link: UN SANTO INGLESE TORNA A CASA – AN ENGLISH SAINT RETURNS HOME

Ma, come finirono le reliquie di San Gilberto in Italia ed in particolare nel nostro territorio?

San Gilberto, nato a Sempringham nel 1083 circa, morì il 4 febbraio del 1189 e fu il fondatore dell’ordine gilbertino in Gran Bretagna. Venne proclamato Santo da Papa Innocenzo III, l’11 gennaio del 1202. Nel XVI secolo, in seguito alla persecuzione di Enrico VIII nei confronti dei gilbertini, gruppi di monaci, si rifugiarono a Roma, portandosi dietro le reliquie del fondatore dell’ordine. Papa Paolo IV, cioè Gian Pietro Carafa, conoscedo bene i nostri luoghi (perchè il 24 settembre del 1537 assunse il titolo di cardinalizio di San Pancrazio fuori le mura), assegnò loro il monastero di Roccascalegna. Questi però, dovettero fare i conti anche con la grave pestilenza che ridusse la comunità monastica a pochi sopravvissuti, così l’ultimo superstite, portò i resti del Santo nella chiesa di Altino (parrocchia governata dai monaci) e alla sua morte, subentrò il nuovo parroco di Casoli, che trasferì le reliquie nella nostra parrocchia, lasciando ad Altino solo qualche frammento per il reliquiaio, che oggi si può ancora ammirare.

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