10 Novembre 2025
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La riqualificazione globale di Via Calvario a Casoli

In Via Calvario la ristrutturazione della parte pubblica coinvolge anche il privato, con una metodologia di intervento pensata per raggiungere un risultato qualitativo unitario, mediante un tipo di approccio concatenato, tra interventi pubblici e interventi privati. Per un risultato soddisfacente, vanno erogati gli incentivi previsti e va intensificata l’informazione.

Articolo a cura di Maria Carmela Ricci

IL PIT “AMBITO LANCIANO” FINALIZZATO AL MIGLIORAMENTO DELL’ATTRATTIVITA’ DEI CONTESTI ABITATIVI

15 anni fa, nell’ambito del Programma Operativo Regionale FESR 2007/2013 – PIT Ambito Lanciano, nato con l’obiettivo specifico di potenziare la fruizione integrata e sostenibile delle principali risorse ambientali, culturali e di identità e, di migliorare l’attrattività dei contesti abitativi, è stato redatto il progetto che riguarda la riqualificazione di alcune aree degradate nel Centro Storico di Casoli, partendo dalla scalinata di Via Calvario (chiamata in dialetto “L’orte de Criste“), fino ad estendersi su altre zone del borgo e del capoluogo dislocate in: Via del Tempio, Piazza Gentile, Via Castello e Via San Rocco. Importo dei lavori realizzati: € 187.000, cofinanziato dalla Provincia di Chieti (copertura 70%) con fondi provenienti dalla Comunità Europea. – Progettista e Direttore Lavori : Arch. Maria Carmela Ricci di Casoli – Supporto tecnico scientifico e procedurale solo per Via Calvario: Università di Architettura di Pescara (Prof. Giorgio Pardi) e Associazione tra Enti Locali Sangro Aventino (Arch. Mario Di Lorenzo); Impresa esecutrice: Di Carlo S.p.a. di Casoli – Ultimazione dei lavori: anno 2013 – Foto dei lavori: Il PIT di Casoli.

IL SUPPORTO TECNICO E AMMINISTRATIVO

Di queste zone elencate e riqualificate, solo per via Calvario, gli elaborati progettuali e le relative schede tecniche delle unità abitative private, hanno avuto il supporto tecnico-scientifico degli architetti del Dipartimento di Tecnologie per l’Ambiente Costruito (Di.T.A.C.) della Facoltà di Architettura di Pescara, responsabile Prof. Arch. Giorgio Pardi e il supporto tecnico-procedurale, dall’Arch. Mario Di Lorenzo (dell’Associazione tra Enti Locali Sangro Aventino), che ha coordinato contemporaneamente anche un’altra quarantina di progetti nella provincia di Chieti, sempre nell’ambito del PIT.

L’intervento della parte pubblica, segue la linea proposta dai PIT, nati in favore dei Comuni per abbellire meglio i centri storici, con l’obiettivo di aumentarne l’attrattività con gli interventi di riqualificazione e con la spettacolarizzazione delle mete di visita. Con la ristrutturazione della scalinata di Via Calvario, l’obiettivo è stato pienamente raggiunto ed ora resta l’impegno e la fattiva collaborazione dei privati, per concludere nel tempo la riqualificazione unitaria.

VIA CALVARIO DOPO I LAVORI

LA METODOLOGIA DI INTERVENTO

Gli architetti della facoltà di architettura di Pescara coordinati dal Prof. Giorgio Pardi e l’Arch. Mario Di Lorenzo, sono stati i promotori di un metodo di intervento che mira a riqualificare i centri storici, mediante un approccio sistemico in cui le attività, pubbliche e private, vengono proposte, contestualmente, sotto la direzione e il controllo di un progetto puntuale, che affronta i temi del recupero e della trasformazione nella sua complessità, concatenando le attività edilizie pubbliche e private per ottenere un risultato qualitativo unitario. E’ una metodologia di intervento che va ad aggiungersi alle prescrizioni del Piano di Recupero, strumento che purtroppo si sta dimostrando inefficace, in quanto nel borgo è visibile una profonda dicotomia tra le varie attività edilizie svolte.

LE SCHEDE TECNICHE DI OGNI SINGOLA UNITA’ ABITATIVA

Le schede tecniche relative alle unità abitatibìve dei privati (guarda la scheda tipo), permette di avere nel tempo, anche medio-lungo (per via delle diverse disponibilità economiche dei privati negli anni), una riqualificazione globale, che segue una linea omogenea dettata da un intervento programmato contenuto nelle schede redatte per ogni singola unità abitativa in cui, le prescrizioni in esse contenute, riguardano soprattutto le facciate e quindi:

  • l’uso di materiali specifici e tradizionali, quando si sostituiscono portoni d’ingresso, infissi, gronde, canali discendenti, pensiline e ringhiere. Quest’ultimi due, hanno anche dei modelli a cui attenersi specificati nell’ALLEGATO 1, che si trova alla fine del fascicolo delle schede private;
  • e nel caso di rifacimento del rivestimento murario o della semplice tinteggiatura, il rispetto dell’abaco colori, che si trova nellALLEGATO 2, sempre alla fine del fascicolo che contiene le schede dei privati, dove la tonalità spazia tra il rosa, il beige e il giallo (mai troppo accesi) e non sono contemplati le gradazioni del grigio, del verde e di tutti gli altri colori che creano dicotomie tra le facciate, compromettendone l’omogeneità. L’uso del bianco, come si evince anche dalle schede, è previsto solo per i cornicioni e le riquadrature di porte e finestre.

E’ prevista anche la rimozione degli elementi estranei e la demolizione di superfetazioni. Per alcune unità abitative, viene suggerito anche un eventuale allineamento della copertura con il fabbricato contiguo, per diminuire l’effetto “grafico a colonna” e la rimozione di tettoie e verande, sotituendole con strutture in legno o in muratura, consentendone anche la chiusura (se la stabilità dell’edificio lo permette), sempre per consentire: sia l’allinamento con il fabbricato contiguo, sia per restituire all’edificio un aspetto compatibile con il contesto storico.

LA FINALITA’ DEL METODO DI INTERVENTO

Il metodo di intervento finora spiegato, è un modo per consentire un maggiore controllo della trasformazione edilizia privata al fine di raggiungere un risultato gradevole in tutta la zona da riqualificare.

GLI INCENTIVI

Nel 2011, quando i lavori della parte pubblica erano stati approvati, con la Delibera di Giunta n. 28, il Comune di Casoli ha recepito la metodologia di intervento del progetto, incentivando i privati ad adeguare i propri fronti edilizi alle prescrizioni previste nelle schede allegate al progetto, al fine di rimuovere i detrattori presenti sulle facciate prospicienti l’area pubblica. La concessione dei contributi ai privati è “UNA TANTUM” e il provvedimento, va inserito nel Bilancio di Previsione Finanziaria, ogni volta che il Comune decide di rilanciarlo. Ma, dopo la delibera del 2011, non c’è stata più nessuna somma impegnata per questo tipo di contributo ai privati. Altre incentivazioni da prendere in considerazione, sono le agevolazioni tributarie, oppure i premi di cubatura.

Cliccando sull’immagine sottostante, è possibile visualizzare al Deliberazione della Giunta Comunale del 2011 e l’allegato con: “I criteri per incentivare il recupero delle facciate degli immobili prospicienti Via Calvario“.

CLICCA PER APRIRE IL DOCUMENTO

DI SEGUITO ALCUNE SLIDE RELATIVE ALLA FINALITA’ DEL PROGETTO
UNA DELLE SCHEDE CON LE PRESCRIZIONI SUGLI INTERVENTI DELLE UNITA’ ABITATIVE DEI PRIVATI
TIPOLOGIA DELLE RINGHIERE E DELLE PENSILINE
UN CHIARO INVITO A RISPETTARE L’AMBIENTE….
Di seguito 2 foto dell’incontro degli amministratori con i residenti di via Calvario

Nel seguente video, Casimiro Fiorentino e Pasquale Imbastaro, durante una passeggiata a “L’Orte de Criste“, raccontano che in Via Calvario (sulla destra scendendo le scale) c’era un cimitero e la piccola cappella del Monte dei Morti, appartenente ad una congregazione religiosa.

LA PASSEGGIATA NEL CENTRO STORICO CON CASIMIRO FIORENTINO E PASQUALE IMBASTARO

In quest’altro video, il Prof. Filippo Travaglini, durate una passeggiata nel borgo, mentre si trova a “L’Orte de Criste”, racconta che in Via Calvario (sulla destra scendendo le scale) c’era l’orto di un signore che in dialetto era sopranominato “Lu Criste“.
Tuttavia, anche il prof. Travaglini, non esclude l’ipotesi che il nome della via, anticamete “Strada del Calvario” come vediamo inciso sulla lapide borbonica e “L’orte de Criste” in dialetto, possa derivare da uno stanziamento di un ente religioso presente sul luogo.

LA PASSEGGIATA NEL CENTRO STORICO CON IL PROF. FILIPPO TRAVAGLINI

Di seguito due servizi di TeleMax sui PIT della Provincia di Chieti

IL SERVIZIO DI TELMAX SUI PIT DELLA PROVINCIA DI CHIETI
UNA ALTRO SERVIZIO DI TELMAX DOVE SI EVIDENZIA LA BUONA RIUSCITA DEI 40 INTERVENTI REALIZZATI CON I PIT

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